L'Aortic Trauma Symposium nasce dalla volontà di condividere i risultati del Registro Italiano dei Traumi Aortici (R.I.T.A).
Le rotture traumatiche dell’aorta toracica (RTA) rappresentano la seconda causa di morte, dopo le lesioni cerebrali, nei Pazienti con traumi non penetranti. L'85% delle vittime decede prima di giungere presso un Trauma center e tra coloro che sopravvivono fino all'arrivo in Ospedale, la metà muore nelle prima 24 ore.
Le attuali linee guida della Society of Vascular Surgery (SVS) risalgono al 2011 e suddividono le lesioni in 4 gradi (I flap intimale, II ematoma intramurale, III pseudoaneurisma, IV rottura libera), con l'indicazione al trattamento endovascolare (TEVAR) nelle prime 24h per tutti i Pazienti con lesioni di grado pari o maggiore al II. Negli ultimi anni sono state prodotte diverse evidenze scientifiche sulla storia naturale, la diagnosi, il trattamento, il timing di riparazione, il ruolo della terapia medica ed il follow-up radiologico nei pazienti con RTA.
Importante enfasi è stata posta sul ruolo della terapia medica nelle lesioni di grado II, come trattamento di prima scelta. Sono state proposte alcune modifiche all'attuale classificazione in uso ed, in ambito scientifico, si discute attivamente su quale sia il miglior trattamento per le lesioni vascolari di grado III, oltre al timing ideale di intervento. Stanno inoltre emergendo nuove complicanze post operatorie connesse all'impianto dei devices endovascolari di natura prettamente cardiologica (ipertensione e ipertrofia del ventricolo sinistro).
La discussione di vari aspetti connessi alle RTA, rappresenta un momento fondamentale di confronto e di crescita professionale per tutti gli specialisti che si trovano coinvolti nel percorso di diagnosi e cura di questo tipo di patologia.
L'intento dell'Aortic Trauma Symposium è quello di condividere le attuali conoscenze in materia, descrivere e analizzare i risultati a breve e lungo termine nei pazienti con vari gradi di lesione arruolati nel R.I.T.A e porre le basi per la creazione di collaborazioni professionali e scientifiche future tra specialisti provenienti da tutta Italia.